Questo viaggio fa parte di un lungo itinerario di 55 giorni dove abbiamo esplorato quattro meravigliosi paesi: Messico, Guatemale, Belize ed Ecuador, una grande, indimenticabile avventura...
Quando andare in Guatemala
Il Guatemala é uno stato del Centro America confinante con Messico, Belize, El Salvador ed Honduras. Noi abbiamo deciso di entrare in questo incredibile paese in modo molto avventuroso, ovvero via terra attraversando la frontiera Corozal sul fiume Usumacinta dopo aver visitato lo stato del Chiapas in Messico.
Essendo un paese tropicale il suo clima é caldo tutto l'anno nelle zone pianeggianti, mentre può essere più fresco nelle zone di montagna. Il periodo più secco va da fine novembre a metà aprile aprile, quando le precipitazioni sono inferiori ed il livello di umidità più sopportabile, le temperature possono comunque essere molto calde di giorno per abbassarsi notevolmente la sera. Nel dipartimento di Petén l'umidità é comunque sempre abbastanza alta trattandosi appunto di un bacino tropicale ricoperto da una fitta foresta lussureggiante.
Noi abbiamo visitato il paese tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre, il tempo é stato perfetto in tutte le tappe, qualche nuvola e pochissime ore di pioggia che non hanno intralciato le notre visite.
Il mondo Maya
Quando si parla dei civiltà precolombiane immediatamente i primi ad essere ricordati sono generalemente i Maya ma, molto spesso, vengono associati mentalemente solo al Messico mentre in realtà questa antichissima civiltà si sviluppò in un'area molto vasta che compredeva Messico, Belize, El Salvador, l'Honduras ed il Guatemala. Ed é proprio qui, nel dipartimento di Petén, che troviamo le testimonianze più affascianti di questa antica cultura mesoamericana. Arte, architettura, astronomia, scrittura e sistemi matematici erano alla base della cultura di potentissime città-stato che si svilupparono con immensi complessi di templi, piramidi e palazzi dove, immancabilmente, troviamo sempre il famoso campo del gioco della palla (la pelota) che non era semplicemente uno sport ma un vero e proprio rituale impregnato di significati religiosi.
Uno dei luoghi più affascianti di questa zona é il complesso archeologico di Tikal che ci ha permesso di immergerci totalmente nel mondo Maya circondati da una spettacolare giungla. Abbiamo percorso più di 10 km a piedi in oltre 5 ore per poterne ammirare i punti più significativi come la Piramide del Grande Giaguaro, il Labirinto, il tempio delle Maschere, El Mondo Peridido. Nell'area cerimonale oggi troviamo più di 200 monumenti e stele che raccontano la storia dei governatori di questa antica città Maya oggi partimonio UNESCO. Tikal toccò il suo massimo splendore nel 500 D.C., il Periodo Classico Maya, e venne abbandonata nel 900 D.C. per ragioni tutt'ora sconosciute. Oltre all'imponenza delle sue stutture ci ha impressionato immaginare come, laggiù, totalmente avvolti dalla foresta, oltre 3000 edifici non siano stati portati alla luce e che, questa zona, fosse un vero e proprio imperio misteriosamente scomparso.
Oltre al complesso archeologico di Tikal, proseguiamo le nostre visite verso siti meno conosciuti come Yahxà e Katun che, assieme a Naranjo, formano un triangolo al cui interno si trovano oltre 500 strutture tra cui stele, altari, e priamidi-tempio. Uno spettacolare tramonto dalla cima di una di queste piramidi vale il lungo viaggio di strada sterrata in mezzo alla giugla. Per la sua posizione difficile da raggiungrere qui arrivano ancora pochissimi turisti e l'esperienza diventa per questo ancora più magica.
In questa zona di foresta lussureggiante non potevamo perderci l'occasione di passare un'intera giornata nella riserva della Biosfera Maya, il parco naturale più grande ed importante del Guatemala. Qui ci siamo lanciati lungo le corde delle zip lines posizionate tra gli alberi ad altezze a dir poco impressionanti ed abbiamo camminato su ponti sospesi ammirando panorami mozzafiato. Una giornata divertentissima ed avventurosa alla stesso tempo!
La Antigua una città circondata da vulcani
La città di Antigua Guatemala é circondata da impressionanti vulcani, le sue strade sono pulite ed ordinate con un'ampia varietà di piccoli negozi, caffé e ristoranti. E' semplice orientarsi dalla piazza principale e scoprire i luoghi più caratteristici a piedi, qui c'é un'enorme fontana circondata da grandi alberi ed é il cuore pulsante di questa cittadina dove tutti gli abitanti s'incontrano, chiaccherano o si fermano per bere qualcosa. Ho trovato il caffé più buono di tutto il viaggio nella piazza principale di Antigua, tanto da tornarci più volte.
L'arco di Santa Catalina é di sicuro uno dei luoghi più fotografati della città, era in origine un passaggio che collegava il convento di Santa Catalina ad una scuola permettendo alle monache di spostarsi da un'edificio all'altro senza dover uscire in strada. Per poter trovare un momento minore di traffico e turisti ci si deve svelgiare prima dell'alba, quando la strada é ancora quasi deserta ma la vista sul Vulcan de Agua dall'arco é qualcosa di straordinario. Ne vale veramente la pena!
Antigua é anche una città che é stata devastata in passato da forti terremoti i cui segni sono ancora visibili nelle rovine di diverse chiese della città. La chiesa di San Francesco, risalente al 1542, ospita la tomba di Santo Hermano Pedro de San José, un missionario spagnolo venerato dalla popolazione locale con doni ed offerte di ogni tipo. Si dice infatti che il Santo possa guarire ed intercedere miracolosamente.
Dopo aver trascorso qualche giorno di visite e tempo libero ad Antigua il nostro viaggio é continuato sugli altipiani guatemaltechi fino a raggiungere il bellissimo Lago Atitlan dove abbiamo visitato i coloratissimi paesi lungo le sue sponde. Ci siamo stupiti nel vedere come, in base alla vento, la superficie del lago possa incresparsi quasi a ricordare le onde del mare. Il viaggio in barca ci ha però permesso di visitare angoli molto caratteristici ed autentici.
Cosa porto in valigia
Per un'amante come me dei mercati il Guatemala é starto una tripudio di colori, sapori ed emozioni. Una tappa assolutamente non é perdere é il mercato che si tiene due volte la settimana a Santo Tomás Chichicastenango, un piccolo paese di montagna dove si radunano venditori dalle valli circostanti dove poter acquistare di tutto. Ci si muove tra le stradine strette strapiene di gente con una miriade di bancarelle corolorate. Frutta, verdura, spezie, meravigliosi tessuti, amuleti, artigianato di diversa fattura sono solo alcune delle tante cose che si possono acquistare intervallate da altrettante bancarelle che vendono torillias e pietanze tradizionali in un crogiolo di odori, colori e scorci di vita locale che ti fanno fermare continuamente a scattare foto.
Nei nostri tour abbiamo previsto anche una visita in una zona rurale dove ci ha accolto una meravigliosa famiglia che vive ancora in maniera molto tradizionale, un luogo molto semplice ed emozionante dove le donne ci hanno accompagnato all'intenro delle loro abitazioni aprendoci le porte della cucina per raccontarci le loro usanze. Qui abbiamo assagiato le tortillias più buone di tutto il viaggio, cimentandoci anche noi nelle prepararazione del pasto, un'esperienza che ci ha regalato uno dei ricordi più belli da portare in valigia con noi.
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